Editoriale

Il processo di internazionalizzazione: il tour negli USA

Il report del viaggio “Creating Real Estate Connections”

Far parte di un network internazionale è di per sé un vantaggio esclusivo per la carriera di un consulente immobiliare. Essere parte attiva di un network internazionale è invece un privilegio che offre l’opportunità di entrare in contatto con realtà tanto distanti quanto simili a quella che si vive ogni giorno. Il tour negli Stati Uniti, “Creating Real Estate Connections”, ci ha dato la possibilità di accrescere le opportunità di un network internazionale formato da 92.000 agenti in 44 Paesi e sviluppare il processo di internazionalizzazione finalizzato alla vendita degli immobili di prestigio in tutto il mondo.

Da qualche mese, infatti, Coldwell Banker Global Luxury – Italy ha avviato un processo di internazionalizzazione al fine di creare un ponte commerciale e produttivo con l’estero. Gli obiettivi sono presentare le opportunità immobiliari italiane incrementando così lo scambio bi-direzionale tra Italia e Stati Uniti, incrementare la connessione tra agenti che operano in località diverse per generare nuove opportunità di business e fidelizzare i clienti internazionali. Lusso senza confini: è questo il nostro motto.

Le tappe del nostro tour – New York (Manhattan e Hamptons), Philadelphia e Boston (oltre a Los Angeles a maggio 2019) – sono state scelte secondo criteri ben precisi: innanzitutto, sono le città e le località in cui è presente una grande percentuale di acquirenti che hanno comprato o vogliono comprare casa in Italia. Si tratta perlopiù del Nord Est degli Stati Uniti. Un altro criterio di selezione è stato sicuramente la distribuzione della ricchezza: il 40% dei milionari del mondo vive negli Stati Uniti.

La prima tappa del tour “Creating Real Estate Connections” si è svolta negli Hamptons, una delle destinazioni più esclusive degli Stati Uniti, decretata dal Global Wealth come una delle località con il più alto valore immobiliare. Noti anche per ospitare molte ville di lusso delle celebrità sia americane che internazionali, gli Hamptons non potevano mancare nel nostro bagaglio di viaggio anche perché ricchi di clienti internazionali. Qui l’accoglienza è stata molto calorosa: i colleghi sono dei veri professionisti attenti a cogliere ogni sfumatura del business. E poi c’è Manhattan, il distretto più rinomato di New York in cui si concentra il 90% delle attrazioni turistiche. Qui abbiamo incontrato i colleghi di Corcoran Eastside, “fratelli” di Realogy, con i quali condividiamo gli stessi valori dell’eccellenza e della qualità. Si sono mostrati tutti entusiasti all’idea di collaborare e di condividere i clienti interessati all’acquisto di proprietà immobiliari in Italia e negli USA. A Philadelphia abbiamo avuto il piacere di condividere le nostre idee con i colleghi di Coldwell Banker Preferred nei loro due uffici a Old City e Wayne. A Philadelphia, che è la sesta città per popolazione degli Stati Uniti d’America e la più importante dello stato della Pennsylvania, il settore immobiliare è in fermento. L’ultima tappa del nostro tour si è svolta a Boston, un pezzo di Inghilterra nel cuore degli States, un ponte tra due culture e due continenti. I colleghi ci hanno accolto con grande entusiasmo nei loro uffici ed hanno organizzato un meeting nella splendida cornice del Mandarin Oriental Hotel, facendoci sentire parte di un continente tanto lontano dal nostro, ma solo geograficamente. Negli States infatti si respira aria italiana in ogni angolo, la nostra cultura è onnipresente ed è stata la molla che ci ha spinti a scegliere gli USA come “luogo di contaminazione”.

Come avevamo previsto, infatti, il nostro progetto ha coinvolto positivamente i colleghi d’oltreoceano che hanno subito colto l’occasione per creare un ponte commerciale con noi. Durante le nostre presentazioni, abbiamo fornito loro gli strumenti per la conoscenza del mercato immobiliare in Italia, della fiscalità e le importanti opportunità d’investimento nel nostro Paese. Come ogni azienda globale che si rispetti, anche Coldwell Banker Global Luxury -Italy ha bisogno di “esportare i propri prodotti” e, nel nostro caso specifico, fornire quante più opportunità possibili ai nostri migliori agenti.

Tra i tanti vantaggi della collaborazione a livello internazionale vi è sicuramente quello economico perché le opportunità di guadagno sono molteplici, ma non solo. Basti pensare alla sola esperienza professionale vissuta a livello internazionale o alle opportunità di apprendimento di nuove tecniche, allo sviluppo di processi più rapidi ed esaustivi, alla soddisfazione del cliente che gode della consulenza di diversi agenti con diverse esperienze e competenze e, last but not least, ai referral.

Il nostro tour “Creating Real Estate Connections” riprenderà il prossimo anno in primavera e farà nuovamente tappa a Boston e New York, città in cui gli scambi sono sinergici e le opportunità di business innumerevoli. Abbiamo grandi obiettivi per il futuro: il nostro piano è proseguire sulla strada dello sviluppo del luxury real estate in Italia e consolidare il processo di internazionalizzazione con una valigia piena di esperienze e valori condivisi in tutto il mondo.

MARKETING DISCLAIMER
Come leader mondiali nella commercializzazione di immobili di lusso, gli specialisti di Coldwell Banker Global Luxury sono, con discrezione, al servizio dei clienti più influenti e di successo del nostro tempo, assistendoli nelle operazioni immobiliari che coinvolgono alcune delle proprietà immobiliari più prestigiose al mondo. Fondata nel 1933 da Henderson Talbot, Coldwell Banker Global Luxury ha ridefinito la compravendita di immobili di lusso, filmando le proprietà più prestigiose dell’epoca e presentandole poi in incontri esclusivi agli acquirenti dell’alta società. Quasi 80 anni dopo, Coldwell Banker Global Luxury continua a rappresentare il punto di riferimento per gli immobili di lusso, delle vendite e del marketing ovunque nel mondo. Con 92.000 agenti e oltre 3000 agenzie dislocate in 44 paesi nel mondo, Coldwell Banker conta 7 miliardi di euro di fatturato aggregato nel 2018

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