Nautica

La visione del designer: Tommaso Spadolini svela i segreti del refit

Il “refitting” dello yacht A2

In grado di raggiungere una velocità massima di oltre 30 nodi, A2 (già Madhuri) è un 37,6 metri sportivo costruito in alluminio da Eurocraft Cantieri Navali nel 2008. Dieci anni dopo il suo varo, nel 2018, A2 è stato sottoposto a un importante refit condotto da Tommaso Spadolini, che ha introdotto cambiamenti significativi sia al layout esterno che a quello interno. Spadolini ha lavorato a stretto contatto con il designer newyorkese Peter Marino nell’ammodernamento degli arredi.

Questo yacht di lusso, completamente rinnovato, è il risultato della sinergica collaborazione tra l’armatore, i designer e il cantiere: il tutto in un lasso di tempo di soli sei mesi.

“Voglio molta luce, grandi vetrate, tre camere da letto confortevoli e un grande open space sul ponte principale”; questa la richiesta dell’armatore, incentrata dunque su luce e spazio.  

“Quando l’armatore stava ancora valutando l’acquisto della barca, abbiamo discusso della prospettiva di un refit per sfruttare il suo intero potenziale”, spiega Spadolini. “L’armatore la acquistò poi all’inizio del 2018 e i lavori iniziarono immediatamente. Era un progetto stimolante perché desiderava cambiamenti significativi e diede al team solo sei mesi per completare il lavoro. Questo ha richiesto un altissimo livello di cooperazione e sinergia tra armatore, designers e il cantiere C.A.R.M. di Lavagna”.

Ma lo yacht nasceva in origine senza finestrature a scafo ed era costruito con un layout davvero molto tradizionale. Pur conservando la personalità originale della barca, sono stati aperti oblò a scafo, che hanno richiesto una nuova certificazione, e i piani generali sono stati completamente rivisitati.  Sul ponte principale, un ingresso a tutta larghezza conduce in un luminoso e accogliente salone dotato di grandi divani, un bar e una TV wide-screen. La timoneria è posizionata a prua sullo stesso livello.

Sul ponte inferiore, le vecchie cabine doppie sono state rimpiazzate con due cabine con bagno privato: la suite armatoriale ha quattro finestrature a scafo per godere di ancora più luce, una dressing room e un bagno in marmo, mentre due nuove finestre sono state realizzate nella cabina doppia per la figlia dell’armatore.

“Uno degli aspetti più complicati di questo progetto è stato la realizzazione delle grandi finestrature e degli oblò creati nello scafo e che ha richiesto una nuova certificazione,” spiega il cantiere. “Abbiamo dovuto installare giroscopi Seakeeper, uno dei quali sotto la suite armatoriale; questo ci ha obbligati a monitorare attentamente il livello di rumorosità”.

La cabina VIP con bagno privato, confortevole e luminosa, è posizionata a prua del ponte inferiore e ha la propria scala dedicata.  

La moderna cucina è stata dotata di una porta ad ala di gabbiano in modo tale che l’equipaggio possa accedervi dal camminamento esterno laterale e un nuovo bagno ospiti ha sostituito la vecchia area del caminetto.

Cucina, cabina del comandante, alloggi equipaggio e lavanderia sono raggiungibili tramite una scala di servizio dedicata. Le due cabine equipaggio a poppa, dotate di due bagni, hanno un accesso diretto alla sala motori.  

Spadolini ha lavorato, per quanto concerne l’interior design e l’arredamento, con Peter Marino Architects (PDA).

“In passato Peter ha disegnato diverse case per l’armatore”, racconta Spadolini. “PDA ha scelto le palette colori, i tessuti, i marmi, le finiture, ma noi ci siamo assicurati che le loro proposte potessero essere integrate nel design degli interni”.

Dopo la consegna, l’armatore e la sua famiglia hanno potuto godersi le vacanze estive navigando nelle acque di Corsica e Sardegna.

 “Hanno detto che è stata la vacanza in famiglia più bella che avessero mai fatto”, racconta ancora Spadolini. “Musica per le orecchie di un designer!”

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